Patrizia Cattaneo


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Un patto con il diavolo

Luoghi di guarigione > Fratel Cosimo

NEL NOME DI GESU' OGNI GINOCCHIO SI PIEGA
NEI CIELI, SULLA TERRA E SOTTO TERRA


di Marlène Reichmuth


Statua di San Michele arcangelo in cima alla cappellina dello Scoglio


Molte persone (anche alcuni teologi ) non credono più al Diavolo, lo considerano come una invenzione del Medio Evo. Il Male, in quanto entità, sarebbe un puro prodotto di immaginazioni superstiziose, la terminologia biblica sarebbe desueta e ormai sorpassata riguardo alla psicologia e alla psichiatria. Paradossalmente, sembra che il Diavolo vi abbia guadagnato in potenza. Eminenti autori hanno voluto attirare l’attenzione sul pericolo che noi corriamo nell’ignorare l’esistenza e il potere del Male, e hanno descritto meticolosamente i suoi effetti: così Don Gabriele Amorth,
Un esorcista racconta, il Padre gesuita Domenico Mondrone, A tu per tu con il Maligno. Questi teologi, inaspettatamente, vengono ora confermati dal Professore Simone Morabito, medico e psichiatra di fama mondiale, che ha dichiarato in una sua recente intervista: “Sono sicuro che il diavolo esiste sulla base dell’esperienza. L’ho sperimentato, come posso sperimentare una reazione biochimica in laboratorio.” (Il Segno N°197, novembre 2004).Il suo libro: Psichiatra all’inferno (ed. Il Segno) .

Durante un incontro di preghiera alla Madonna dello Scoglio ( Santa Domenica di Placanica)
, Fratel Cosimo aveva chiesto ai pellegrini riuniti se credessero in Dio. Alla loro risposta affermativa, aveva così detto: “Siate certi che il Diavolo ci crede anche più di voi, ma per combatterlo.” Fratel Cosimo è uno fra quelli che ne parla per esperienza e per averlo verificato di persona, come testimonia la storia che segue:

Un Patto con Satana

E’ martedì primo luglio 2003, inizio del pomeriggio. Fratel Cosimo è seduto a qualche metro dalla roccia della Santa Vergine. Ha appena comprato un cappello di paglia, che ha posato sulla sedia accanto a lui. Un giovane dai capelli rossi gli si avvicina. Noi abbiamo osservato questo giovane già il giorno prima, che gironzolava sulla piazza davanti alla Madonna con un’ espressione arcigna e irritata. Questo stesso giovane ora fa finta di sedersi accanto a Fratel Cosimo. Volendo fargli posto, Fratel Cosimo leva via il cappello, ma ecco che esso si spacca in due. Sopraggiunge in quel momento il geometra, che ha bisogno della presenza di Fratel Cosimo sul cantiere della casa dei pellegrini. Ma Fratel Cosimo lo rinvia: “Quando si tratta di salvare un’anima, gli affari del mondo possono aspettare.” Lo sguardo di Fratel Cosimo era stato attirato da un tatuaggio sul braccio del giovane. Allontanatosi il geometra, Fratel Cosimo chiede a quel giovane di sollevare la manica della sua maglietta. Il giovane lo fa controvoglia e spiega che si tratta di un patto con Satana. Aveva fatto questo patto per protesta contro Dio, che non lo aveva protetto da un grave incidente stradale. L’aveva scampata bella, ma una gamba gli era stata amputata. Dopo di che si era dato completamente a Satana. Fratel Cosimo gli chiede che cosa mai avesse guadagnato. Il giovane allora afferma di averne tratto tanti vantaggi: in un primo tempo, una vita più facile, più denaro, l’ammirazione delle ragazze, questo genere di cose. Ma, in seguito, si è sentito tormentato e questi tormenti ora lo logorano. Sente dentro di sé una voce che lo soggioga. Mentre parla a Fratel Cosimo, questa voce interiore non lo lascia in pace e lo tortura. Fratel Cosimo lo esorta al pentimento e alla confessione, per poter trovare la forza di liberarsi dalla possessione di Satana. Gli raccomanda anche di cercare l’aiuto di un esorcista. Il giovane sembra in preda ad una lotta interiore. Indeciso, si alza per andarsene. Ma Fratel Cosimo lo trattiene:
“Come? Te ne vai così? Senza salutare la Madonna?”

Il giovane si ferma, pietrificato. Fratel Cosimo insiste dolcemente per non urtarlo: “Vai a salutare la Madonna.” Ma il giovane è come preso tra due forze contrarie, esita, si volta verso la roccia dove la Santa Vergine è apparsa nel maggio 1968, esita ancora, e finalmente cede all’invito pressante di Fratel Cosimo; vuole avanzare verso la statua di marmo bianco posta in una nicchia della roccia. Ma è come se una potente forza contraria volesse impedirgli di fare il passo decisivo. Comunque procede, ma piegato in avanti, come chi lotta contro un vento impetuoso e avverso. Giunto vicino alla roccia, Fratel Cosimo gli ordina di inginocchiarsi con umiltà davanti alla Santa Vergine. Il giovane rifiuta di netto, con la scusa che la sua gamba artificiale non glielo permette. Senza rifletterci su, mosso dallo Spirito Santo e con l’autorità che lo Spirito gli conferisce, Fratel Cosimo pronuncia allora le parole dell’Apostolo Paolo ai Filippesi: “Nel nome di Gesù, ogni ginocchio si piega, nei Cieli, sulla terra e sotto terra.(Lettera ai Filippesi 2, 10). Alle parole “sotto terra”, il giovane cade in ginocchio, anche la protesi si è piegata.

Fratel Cosimo lo lascia allora per recarsi dal geometra. All’indomani, il giovane assiste alla preghiera del pomeriggio. Fratel Cosimo spera che il giovane trovi la forza per liberarsi dalle sue catene, ma, ci dice, sarà molto dura, poiché si tratta di un caso di possessione deliberata e acconsentita. E, sorridendo, aggiunge che ha perso il suo cappello di paglia nuovo, ma che forse avrà guadagnato un’anima.

Il combattimento per le anime é sfortunatamente lungi dall’essere terminato. Secondo il professore Morabito c’è attualmente una recrudescenza di sette sataniche e ne constata i danni in molti suoi pazienti.


A complemento dell’articolo pubblicato sulla rivista francese Chrétiens Magazine n°179, del 15 aprile 2005, René Laurentin, a pagina 27, con il titolo «Satana, esiste?», scriveva:

«Se rispondete negativamente, potete gettare la vostra Bibbia al fuoco. È quello che dovrebbero fare i chierici, ivi compreso questo o quel vescovo, che considerano Satana un prodotto della fantasia umana». René Laurentin cita don Gabriele Amorth che considera il più celebre tra gli esorcisti della Chiesa. Don Amorth afferma che «Satana ha riportato la sua più grande vittoria facendo credere di non esistere.» René Laurentin constata che anche la Chiesa è percorsa da una forte corrente d’opinione che nega l’esistenza di Satana. Ci sono dei paesi come la Germania, la Spagna, il Portogallo che non hanno nessun esorcista cattolico. I posseduti vengono mandati dallo psichiatra! Non c’é dunque da meravigliarsi nel vedere come l’occultismo, lo spiritismo e il satanismo siano così diffusi tra i media e nelle varie riunioni. E René Laurentin prosegue facendo riferimento a Giovanni Paolo II, il quale ha chiarito, così, la controversia: «Colui che non crede al diavolo, non crede al Vangelo».


Pubblicazione, Il Segno n. 203, maggio 2005

Foto: Patrizia Cattaneo ©




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