Patrizia Cattaneo


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San Michele arcangelo

Aiuti per la liberazione

SAN MICHELE

“Chi è al pari di Dio”?



Michele, dall’ ebraico Mî ka’ el, vuol dire “Chi è al pari di Dio”, dunque, già a partire dal nome è evidente la missione cui è chiamato il Principe degli angeli, cioè quella di testimoniare un amore continuo ed incondizionato nei confronti di Dio in uno spirito di umiltà e fedele perseveranza. Michele fu considerato già dagli Ebrei come protettore e difensore del popolo eletto, colui che si oppose al ribelle Lucifero: “Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro principe” (Daniele, 10,21); “Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo (...) in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro” (Daniele 12,1). La figura di Michele si staglia gloriosa anche in diversi passi del Nuovo Testamento, emblematica è la descrizione contenuta nell’Apocalisse (12, 7-12): “Scoppiò quindi una guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago (...) fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.” Michele è considerato l’angelo che compie la giustizia divina (cfr. 1 Tessalonicesi, 4,16). Nell’iconografia sia orientale che occidentale Michele è solitamente rappresentato come un valente guerriero che impugna la spada o la lancia o che tiene in mano la bilancia della giustizia divina nell’atto di guidare le anime verso il cielo dopo il delicato momento del trapasso. La devozione nei confronti dell’arcangelo attraversa i secoli e in diversi luoghi sono stati eretti santuari ed edifici in suo onore che sono stati teatro di guarigioni e prodigi miracolosi: a titolo d’esempio, il famoso Michaelion che fu fatto innalzare dall’imperatore Costantino in prossimità di Costantinopoli; il santuario sul monte Gargano in Puglia; il santuario sull’attuale Mont-Saint-Michel in Normandia; la Sacra di S. Michele della Chiusa, a metà strada tra Torino e Susa. Molti sono stati gli scrittori che hanno tessuto l’elogio dell’arcangelo: s. Basilio, s. Gregorio Magno (“S. Michele in qualsiasi grande avvenimento della Chiesa, è pure presente”), s. Tommaso d’Aquino (“Michele è l’alito dello Spirito del Redentore che, alla fine del mondo, combatterà e distruggerà l’ Anticristo, come fece con Lucifero all’inizio), s. Alfonso Maria de’ Liguori (“Quando s. Michele raccomanda un’anima a Dio, certamente le ottiene la salvezza eterna”). In Italia Michele è il patrono delle forze di Pubblica Sicurezza e dei paracadutisti; Michele è il protettore nazionale della Germania, della città di Bruxelles e di oltre sessanta cittadine italiane ed è patrono dei radioterapisti. Molti santi hanno goduto nel corso della loro vita della sua efficace protezione: tra gli altri, s. Anselmo, s. Giovanna d’Arco, s. Alfonso, s. Gaetano, santa Faustina, s. Pio da Pietralcina. Grande è stata la considerazione e la devozione a lui riservata da molteplici pontefici: Pio IX (“S. Michele è il più capace nello sterminare le sette maledette, figlie di Satana, che hanno giurato la rovina della società cristiana”); Pio X (“Dobbiamo, dunque, credere fermamente che il combattimento attuale si concluderà con il trionfo e con il soccorso di quest’arcangelo benedetto”); Pio XII (“Nell’ora finale ci ergeremo vittoriosi con s. Michele, l’arcangelo, e condivideremo il trionfo della Gerusalemme celeste”); Giovanni Paolo II (“In questa lotta, l’arcangelo Michele è al fianco della Chiesa per difenderla contro tutte le nequizie del secolo, per aiutare i cristiani a resistere al demonio che “come leone ruggente va in giro cercando chi divorare (1 Pt 5,8)”. Giovanni Paolo II nel Regina Coeli del 24 aprile 1994 raccomandò ai fedeli di recitare ogni giorno la preghiera composta da papa Leone XIII : “S. Michele arcangelo, difendici nella lotta; sii il nostro aiuto contro la perfidia e le insidie del demonio, affinché Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. Tu, principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’ inferno Satana e gli altri spiriti maligni che girano nel mondo per perdere le anime. Amen”.
M. I.

Per ulteriori approfondimenti:
Gilles Jeanguenin, San Michele. Il Principe degli angeli, Jaca Book, 2005.
Siti dei principali santuari:
Monte S.Angelo sul Gargano (
www.santuariosanmichele.it);
Mont-Saint Michel (
www.jerusalem.cef.fr);
Chiusa, Torino (
www.sacradisanmichele.com).


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