Patrizia Cattaneo


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Mi hai fatto correre a Reggio

Luoghi di guarigione > Fratel Cosimo

" MI HAI FATTO CORRERE A REGGIO ! "
UNA VISITA DI FRATEL COSIMO

di Marlène Reichmuth




Fratel Cosimo è un fratello laico dell'ordine francescano, al quale la Vergine Maria apparve a Santa Domenica di Placanica, un luogo chiamato anche Scoglio, nel mese di maggio 1968 ( articoli di René Laurentin nel Segno 179/ maggio 2003). Una testimonianza:

Brigida è membro della comunità fondata da Fratel Cosimo. Durante i pomeriggi di preghiera o alla Santa Messa del primo sabato del mese, Brigida suona la chitarra e con la sua bella voce intona i canti che poi vengono ripetuti dai pellegrini. Abita a Reggio Calabria, la parte della penisola più vicina alla Sicilia, lì dove sono conservati i famosi bronzi di Riace. Tra Placanica, il paese di Fratel Cosimo, e Reggio ci sono ben 150 chilometri. Brigida ci racconta come lei e sua mamma si sono un giorno sentite molto male, e una febbre altissima che le colpisce fa loro pensare trattarsi di un forte raffreddamento. La mamma prende un febbrifugo, ma senza successo. I giorni passano e la febbre non cede.
Una notte, dopo il pomeriggio di preghiera del sabato, Brigida vede Fratel Cosimo che è venuto a trovarla. Pensa di sognare, ma il tutto le sembra molto reale. Lo vede seduto su una sedia vicino a lei, un sorriso luminoso rischiara il suo viso; la prende per le spalle e le dice: “Sei venuta a morire a casa tua? Chiama subito il medico, qui si tratta di una gastroenterite.” Poi, Fratel Cosimo scompare.
Brigida si risveglia allora completamente, con la gioia nel cuore. Senza attendere il mattino, racconta immediatamente quel sogno straordinario a sua madre ed il messaggio che Fratel Cosimo le ha lasciato.


Brigida non ha la minima idea di che cosa significhi gastroenterite, ma quella parola se la ricorda bene. E sua madre non è che ne sappia più di lei! L'indomani, chiamano il medico, che va subito a visitare a domicilio le due malate. Esse però se ne guardano bene dal parlargli della diagnosi sentita la notte prima. Terminata la visita, mentre il medico redige la ricetta, la mamma osa chiedergli: “E' un raffreddamento, vero dottore?” Ma il medico, continuando a scrivere, risponde: “No, è una gastroenterite”, risposta che lascia stupite Brigida e sua madre. Il trattamento medico prescritto si rivela efficace.
Qualche tempo dopo, guarita, Brigida si reca allo Scoglio. Ha deciso di non raccontare nulla a Fratel Cosimo di quanto le era accaduto. Ma appena Fratel Cosimo la vede, con un tono di rimprovero esclama:
“Mi hai fatto correre a Reggio!”e aggiunge: “perché stavi morendo.”
Il fatto che Fratel Cosimo abbia usato la parola “correre” mi ha incuriosita. Brigida aveva dapprima pensato di aver sognato, ma lei aveva distintamente sentito quel termine “gastroenterite”, termine che non conosceva affatto, e neppure l'esistenza di quella malattia. E poi, quel sogno era stato così reale che le aveva lasciato, malgrado la febbre, quella gioia così particolare che lei percepisce ogni qualvolta incontra Fratel Cosimo allo Scoglio. E allora, io ho chiesto a Fratel Cosimo: “Se lei ha dovuto correre da Brigida fino a Reggio, l'ha fatto forse in bilocazione?”. Quando viene interrogato su questo punto, Fratel Cosimo risponde sempre in modo evasivo. Così come per le guarigioni e le conversioni che avvengono in seguito alla sua preghiera di intercessione, egli si ferma alle testimonianze. Ma qui si tratta proprio di un caso concreto. Fratel Cosimo acconsente: “Si, ero proprio vicino a Brigida in bilocazione”.
Quanto al dono di diagnosi delle malattie, Fratel Cosimo ci precisa di vedere la malattia quando lo Spirito Santo gliela fa vedere, e solamente in quel caso. La sua diagnosi è allora precisa, come noi l'abbiamo spesso constatato. Alle volte, Fratel Cosimo consiglia molto semplicemente il medico, non deve per forza trattarsi sempre di una guarigione "miracolosa". La gastroenterite non è più una malattia mortale, se viene correttamente curata. E' necessario dunque, consultare un medico e seguire il trattamento adeguato. E' stata questa la ragione della
visita di Fratel Cosimo.


Su questi fenomeni mistici: René Laurentin :
Dio esiste, ecco le prove (Piemme pocket), p. 123-132. L'autore definisce la bilocazione come uno “sdoppiamento del corpo, capace di compiere azioni e di mostrarsi a distanza, quando il corpo fisico resta nel luogo in cui si trova, in attività ridotta.” Dello stesso autore : L'amata di Malestroit. Un amore straordinario (Segno 1993). L'autore studia il dono di bilocazione di Yvonne Aimée di Malestroit.


Pubblicato da: Il Segno n. 209, novembre 2005
Foto: Patrizia Cattaneo
©




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